Tavola Sociale
La filiera del cibo per trovare un posto a tutti
Il progetto Tavola Sociale ha l’obiettivo di promuovere un’agricoltura sostenibile, fornire un’educazione ambientale e alimentare di qualità, ridurre le ineguaglianze e rendere gli insediamenti umani inclusivi, sostenendo e formando le persone in condizioni di fragilità, attraverso la conoscenza e la valorizzazione delle risorse alimentari e del territorio e assicurando il diritto al cibo.
Il progetto si basa su tre principi chiave:
- l’economia del territorio, basata su un’agricoltura sana, genuina, naturale e biologica;
- cibo sano, sostenibile a filiera corta;
- la creazione di un senso di solidarietà all’interno della comunità locale che coinvolga diverse figure, dall’agricoltore al consumatore finale attraverso meccanismi di solidarietà attiva e sostegno alle persone a basso reddito.
Come è nato il progetto
Il progetto Tavola Sociale nasce attorno a un tavolo, un tavolo a cui si sono sedute l’associazione ReciprocaMensa ODV, il Comitato Medjugorje ODV, Ciòchevale Aps, la Fondazione ENGIM Piemonte, Agricoopecetto Coop. Agricola, la Fondazione di Comunità del Chierese, IIS B. Vittone di Chieri, Associazione Volontariato Torino vol.To, tutte con a cuore un approccio più sostenibile al cibo, all’agricoltura e allo spreco alimentare.
Dal confronto tra i partecipanti è emerso un problema di sostenibilità rispetto al cibo: per gli agricoltori una richiesta eccessiva di produzione a un costo spesso non sostenibile e con molti sprechi; per le persone in difficoltà economica, un bene non sempre accessibile. Da qui è nata l’idea di unire le forze e coinvolgere gli agricoltori per creare una rete sul territorio Chierese a supporto di tutta la filiera e delle persone in difficoltà.
La CSA
La CSA – Comunità di Supporto all’Agricoltura – si basa su un patto tra chi produce e chi consuma nel rispetto di regole condivise. La CSA è rivolta a tutti coloro che decidono di partecipare attivamente alla costruzione di un’esperienza comunitaria fondata sul rispetto e la valorizzazione del lavoro agricolo, sull’educazione ambientale e alimentare, sulla partecipazione e sulla solidarietà.
Essere parte della CSA significa instaurare una responsabile relazione tra le persone e il cibo che mangiano, il territorio sul quale questo cresce e coloro che lo coltivano.
I rischi e benefici della produzione vengono equamente ripartiti, grazie a una pianificazione comune dell’annata agricola. Chi decide di entrare a far parte della CSA decide di partecipare attivamente alla costruzione di una comunità basata sul rispetto e la valorizzazione del lavoro agricolo, della biodiversità e dei legami con il territorio, con un occhio di riguardo per chi vive ai margini della società.
Scopri di più sulla CSA, coordinata dall’Associazione CiòCheVale e dalla Fondazione ENGIM Piemonte.
Pasti e Panieri
I panieri sono il frutto della CSA contengono i prodotti stagionali condivisi con i produttori locali nel rispetto di un’agricoltura naturale e diversificata e prodotti trasformati derivati in parte dalle eccedenze alimentari.
La loro distribuzione promuove la diffusione di un cibo sano e naturale, un equo compenso dei produttori agricoli ed una comunità basata sulla solidarietà, la socializzazione e il coinvolgimento della parte più fragile della comunità.
Infatti, una parte del ricavato sostiene l’operato dell’Associazione ReciprocaMensa, che raccogliendo e cucinando le eccedenze alimentari dei mercati, li distribuisce gratuitamente alle persone che vivono ai margini della società: senza fissa dimora, in solitudine o in situazioni familiari e personali difficili. L’associazione garantisce il diritto al cibo e favorisce l’ascolto e l’incontro per far sentire tutte le persone parte di una comunità che non le vuole abbandonare.
Il Polo Scotti
Il progetto inoltre prevede la realizzazione di un Emporio Solidale nei locali dell’ex Caserma Scotti, che diventerà un polo di socializzazione, un luogo in cui gli agricoltori verranno a depositare il raccolto e i volontari verranno per svolgere le distribuzioni settimanali. Il Polo Scotti, che ad oggi è inagibile a causa dei lavori di ristrutturazione, accoglierà l’invenduto che verrà distribuito alle persone in condizioni di svantaggio economico e sociale così da garantire il diritto al cibo.
Il giardino del Polo Scotti verrà ripulito e sistemato dai volontari e dagli ospiti di ReciprocaMensa che insieme si occuperanno dei lavori e delle piante, per restituire alla città un’area verde fruibile da tutti.
L’educazione ambientale, alimentare e sociale
Sono stati organizzati alcuni incontri sul territorio per evidenziare l’importanza del cibo sano e biologico e sensibilizzare su una corretta alimentazione e stile di vita.
Inoltre, sono stati programmati incontri di formazione e sensibilizzazione rivolti ai giovani e alle studentesse e agli studenti di Chieri e Santena.
La formazione
Abbiamo attivato tre borse lavoro della durata di 5 mesi in collaborazione con la Cooperativa Orso e Il Centro dell’impiego di Chieri. Le borse lavoro sono state destinate a persone in condizione di svantaggio economico con lo scopo di formarle al lavoro in ambito agricolo e nella gestione del verde.
La formazione si basa principalmente sui tre punti fondamentali del lavoro dell’agricoltore:
- la semina e la messa a dimora di ortaggi e piantine nell’orto e in serra;
- Il procedimento di mantenimento durante la crescita per garantire lo sviluppo della coltura;
attività come la mondatura dei prodotti (la pulizia), la selezione e la vendita al pubblico.
I numeri del progetto
Ad oggi sono coinvolti nel progetto:
- 50 famiglie che ricevono i panieri della Comunità di Supporto all’Agricoltura
- 50 volontari coinvolti
- 165 pasti donati grazie ai soci che hanno aderito al progetto
- 107 famiglie in condizioni di fragilità, che grazie al recupero degli scarti e delle eccedenze dei mercati e degli agricoltori, ricevono o pasti o pacchi spesa:
- 30 ospiti ricevono un pasto caldo dal lunedì al sabato;
- 45 (22 nuclei familiari) persone ricevono il pasto due volte a settimana
- 210 persone, che corrispondono a 85 nuclei familiari, ritirano il pacco spesa una volta a settimana
- 10 amministrazioni comunali: Chieri, Santena, Arignano, Baldissero t.se, Pecetto t.se, Pino t.se, Cambiano, Riva presso Chieri, Villastellone e Buttigliera d’Asti.
- 11 aziende agricole: Casina del Mulino di Villastellone, Casalegno Piero di Arignano I soffioni di Buttigliera d’Asti, Il cortile di Santena, Ghivarello di Pino Torinese, Boniforti di Pino Torinese, Pennazio Paolo di Riva presso Chieri, Ca Mariuccia di Albugnano, Marco Maierà di Chieri, Ceste da Bosco di Nichelino, Massarone di Montafia.
Il futuro
Il progetto è nato tra il 2020 e il 2021 e rappresenta un investimento sul futuro. La capitalizzazione di esperienze pregresse ed attuali di tutti i partner, il coinvolgimento di giovani e uno studio di buone prassi replicabili e attuabili nei diversi territori sta permettendo la diminuzione degli sprechi alimentari, il sostegno all’agricoltura, un’educazione all’alimentazione sana e alla solidarietà.
Il futuro di questo progetto è quello di coinvolgere sempre più persone attente all’alimentazione sana, al diritto al cibo e al prossimo, più agricoltori, più giovani che vogliono imparare un mestiere.
La Tavola Sociale è un progetto dell’associazione ReciprocaMensa ODV in collaborazione Comitato Medjugorje ODV, Ciòchevale Aps, Fondazione ENGIM Piemonte – Bonafous Chieri, Agricoopecetto Coop. Agricola, Fondazione della Comunità Chierese, IIS B. Vittone di Chieri, Associazione Volontariato Torino vol.To.
Progetto realizzato con il contributo del Ministero Del Lavoro E Delle Politiche Sociali e la Regione Piemonte